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Per scoprire il nostro talento bisogna partire dalle nostre potenzialità.

Sabato 24 ottobre si è concluso il primo dei tre TEDx Salon dedicato a scoprire i propri talenti. Per chi non c’era, abbiamo chiesto a Marzia Gorini, business coach del workshop che si è svolto, cosa ci spinge e metterci in gioco e se siamo sempre in tempo per farlo.

Marzia, abbiamo lavorato sulla scoperta delle nostre potenzialità. Per chi non c’era, cosa possiamo dire a chi pensa di essere troppo avanti con l’età per scoprire qualcosa di nuovo su se stesso? 

Non c’è limite d’età per scoprire qualcosa di nuovo su di noi e la scoperta avviene quando ci si mette in gioco, meglio se ci si sperimenta in campi sconosciuti. Purtroppo le credenze limitanti sull’età e la paura di fallire frenano l’azione. La paura, di solito, nasconde una potenzialità inespressa che spinge per essere scoperta e manifestata.

La situazione attuale è complessa e piena di incertezze. Pre-lockdown e post-lockdown e adesso lo spettro di un altro lockdown: come vedi ora la propensione al cambiamento delle persone?

Il cambiamento è sempre molto difficile e faticoso perché ogni persona (organizzazione-azienda) si costruisce una omeostasi naturale (resistenza al cambiamento), un equilibrio che regola il proprio modo di relazionarsi con se stessa, gli altri e il mondo circostante.

Se si vuole indurre al cambiamento, che sia accettabile e digeribile dal sistema mente-corpo-società, bisogna partire da piccole azioni quotidiane che inneschino il cosiddetto “cambiamento a effetto valanga”. Tante piccole prescrizioni costruiscono un nuovo equilibrio per cambiamenti veloci e più importanti.

Quello che stiamo vivendo con Covid19 è fuori dall’ordinario, richiede calma, lucidità, creatività, lungimiranza, problem solving che, come sai, sono potenzialità allenabili. Covid19 ci sta dando una grande lezione – come il terremoto del ’76 qui in Friuli – abbiamo reagito attingendo alle nostre risorse (potenzialità) per ricostruire le nostre case. Il mondo è cambiato, siamo stati troppo fermi, abbiamo vissuto di rendita, ora dobbiamo galoppare, ma sono sicura che ce la faremo, come sempre.

Durante il tuo workshop hai accennato a sensibilità, umiltà e gentilezza come potenzialità tra le più represse. Perché secondo te?

Ti ringrazio per la domanda. Viviamo nella cultura dell’antagonismo e del successo a tutti i costi e il rumore sociale spesso sopraffà le persone che esprimono come potenzialità l’umiltà e la gentilezza. Nel senso comune l’umiltà è associata a debolezza, passività, imbarazzo, vergogna, timidezza.

Essere umili non significa lamentarsi, ma avere consapevolezza dei propri limiti e delle proprie forze. Le persone umili sono capaci di valutarsi e confrontarsi, ma si chiudono a riccio se si sentono attaccate, derise o non comprese.

La gentilezza invece è una potenzialità che si esprime con azioni che hanno come scopo il bene per l’altro solo per il piacere di farlo. La sensibilità la incontriamo nel prossimo workshop di TEDx Udine Salon. Non ti sembra che adesso più che mai abbiamo bisogno di esercitare queste due potenzialità?

Ci hai suggerito che è importante trovarci in ambienti che ci consentano di esprimere il nostro talento; quando non è così?

Se in un ambiente ci si sente a disagio, frustrati, insoddisfatti bisogna cambiare aria il più velocemente possibile!

A volte non sappiamo cosa ci piace fare, nemmeno dopo tante ricerche; a quel punto dobbiamo gettare la spugna? 

Se dopo tante ricerche la confusione non si è dipanata significa che non si è attinto alle proprie forze vitali.  Siamo abituati a pensare invece di sentire, agire, misurare, migliorare e vincere. Sono una ex atleta di pallacanestro, non è mia abitudine gettare la spugna. Se cado mi rialzo e cambio semplicemente campo, mentore/coach, strategia, azione.

Marzia, scoprire una propria inclinazione non è sufficiente. Uno degli argomenti dei prossimi Salon sarà proprio come mettere a frutto il proprio talento. Quale messaggio possiamo mandare a chi è ancora restio a mettersi in gioco?

Non possiamo convincere nessuno e non possiamo cambiare nessuno! Solo cambiando se stessi cambia il mondo intorno a noi. Il cambiamento avviene quando decidi di metterti in gioco, così facendo apri anche all’insicurezza, alla paura, le scavalchi, vai oltre e per farlo più velocemente chiedi aiuto a un mentore o coach onesto che pensi al tuo bene invece che alle sue tasche.

Cosa ti porti a casa dal primo Salon?

Quando ti trovi in un contesto dove le persone hanno obiettivi comuni, dove ti senti a tuo agio perché chi partecipa fa da specchio non ai tuoi difetti ma alle tue potenzialità, è una grande gioia. Sono onorata e grata a tutti voi.

Sabato 21 novembre si terrà il secondo Salon dedicato agli ingredienti giusti per partire. Durante l’evento potrai porre le domande agli speaker e partecipare al workshop sul tema tenuto proprio da Marzia Gorini. Nel frattempo riceverai del materiale da leggere, studiare e usare per sfruttare al massimo l’occasione. Se ti stai chiedendo come partecipare, clicca qui!

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