Come spesso succede, l’arte riflette, interroga e provoca sui temi caldi della nostra vita. Con ogni probabilità le storie su grande schermo hanno avuto un ruolo nel percorso evolutivo dell’Intelligenza Artificiale. Ogni opera meriterebbe un articolo ma anche una piccola rosa di film ci può dare un’idea di come ne sia cresciuta la consapevolezza da quasi un secolo a questa parte.
Metropolis
Il primo film in cui gli androidi fanno la loro comparsa sul grande schermo. Girato nel 1927, Metropolis è ambientato in una megalopoli del 2026 governata da un dittatore a capo di ricchi industriali che vivono sulle spalle di una classe operaia schiavizzata. Temendo una rivolta, il dittatore fa costruire un robot, Maria, dalla sembianze e dal comportamento umano, per controllare gli operai. Ma lo scienziato che gli dà vita lo programma affinché porti gli operai a ribellarsi. Sebbene Maria non sia dotata di capacità cognitive e di autoapprendimento, viene considerata dalle persone come una di loro.
Ultimatum alla Terra
Se in Metropolis l’AI è benvenuta (e incarna una figura quasi profetica) in UItimatum alla Terra la relazione con gli esseri umani è basata soprattutto sulla paura e la diffidenza per ciò che non si conosce. Un alieno, atterra con la sua navicella in un parco di Washington. Con lui un gigantesco robot. Nonostante le pacifiche intenzioni, la visita viene considerata una grave minaccia all’incolumità pubblica.
2001 Odissea nello spazio
Protagonista indiscusso di 2001 Odissea nello spazio è HAL9000, un avanzato computer che supervisiona una missione spaziale. Tramite un occhio artificiale è in grado di interagire con gli astronauti in maniera del tutto naturale e di provare sentimenti. HAL9000 tuttavia deve tenere nascosta la natura della missione all’equipaggio ma innesca un conflitto interiore che lo porta ad ingannare gli uomini.
Blade Runner
L’ingegneria genetica incontra l’Intelligenza Artificiale. In Blade Runner gli androidi sono repliche di esseri umani. A causa di cervelli sopraffini e capacità fisiche superiori alle persone, sono progettati per vivere solo quattro anni e impedire così che possano sviluppare emozioni proprie. Tuttavia qualcuno sfugge al controllo. Il diritto alla sopravvivenza di entrambe le specie entra in gioco e viene affrontato con straordinaria poesia.
Matrix
Una super Intelligenza Artificiale, sviluppata dall’uomo stesso due secoli prima, utilizza l’umanità per alimentarsi, mantenendola in una sorta di sogno di cui è inconsapevole. In Matrix torna il tema etico: quali sono i limiti e quali i possibili effetti sugli esseri umani?
AI – Intelligenza Artificiale
Basato su un progetto di Stanley Kubrick, AI è forse tra i più commoventi sul tema perché affronta sentimenti come l’amore e il senso di abbandono. Il protagonista è David, un bambino robot affidato ad una coppia il cui figlio naturale è ibernato in attesa di una cura per la sua malattia. Quando questa viene trovata, David viene abbandonato dovrà vedersela con un destino degno della fiaba più famosa di Collodi.
Transcendence
Grazie all’AI, fuori dal suo corpo l’uomo può evolversi in un’entità dalle possibilità infinite. Per sopravvivere ad una malattia, il protagonista trasferisce il suo sé in un avanzato computer e scopre incredibili possibilità di espansione. Transcendence, affrontando i temi della singolarità tecnologica, del transumanesimo e della plusdotazione, offre spunti di riflessione sui delicati risvolti sociali che potrebbero derivare da una simbiosi tra macchina e uomo.
Ex Machina
Autoapprendimento, coscienza di sé, ma anche motori di ricerca, social network, chatbot, assistenti virtuali e realtà aumentata. In Ex Machina non manca nessuno dei temi più attuali. Un ricercatore studia un umanoide dentro ad uno spazio isolato e lontano dalla comunità di persone, per capire se abbia una vera intelligenza e coscienza di sé. Scopre una “macchina” simile ad un essere umano e la fragilità della natura umana rispetto alla macchina.
Her
I sistemi operativi dotati di intelligenza artificiale sono già tra noi. Ma Her ci anticipa che in una realtà non troppo lontana, saranno perfino in grado di apprendere ed elaborare emozioni. Cosa succederebbe se sviluppassimo relazioni sentimentali con loro?
Eva
Una bambina perfetta che vorrebbe diventare umana. Eva rappresenta il potenziale desiderio degli androidi di sperimentare l’imperfezione umana contrapposto all’ossessione dell’uomo di ricreare sé stesso in un corpo sintetico. Forse bisogna toccare il fondo per poter risalire.
Infine una piccola chicca: AI Therapy, un cortometraggio nato dalla collaborazione tra TED e l’agenzia creativa Mother London. Immaginando un futuro in cui i robot dotati di Intelligenza Artificiale stanno andando in terapia per le loro preoccupazioni umane.