Legame. Un termine così denso di significato, soprattutto in un periodo storico come questo, che da una parte porta con sé gli strascichi di una lunga pandemia e dall’altra lascia presagire l’avvicinarsi di quanto meno umano esista: la guerra.
Proprio di legami parlerà la sceneggiatrice e festival programmer Elma Tataragic durante il suo speech del 19 marzo sul palco del TEDxUdine Nove Muse.
L’abbiamo intervistata, per avere un assaggio di quello che ci aspetta e soddisfare parte della nostra smisurata curiosità.
Iniziamo con una domanda che riguarda la Elma persona, anzi bambina. Chi è la persona a cui eri più legata nella tua infanzia e qual è il ricordo che oggi, pensando a lei, porti nel cuore con maggior emozione?
È sicuramente mia madre. In realtà, entrambi i miei genitori ma, ora che sono a mia volta mamma, posso relazionarmi con mia madre in modo più stretto. Eravamo una famiglia molto unita, viaggiavamo insieme, vivevamo molto vicini l’uno al cuore dell’altro e lo siamo ancora. Ho grandi ricordi della mia infanzia. Mia madre in particolare aveva un occhio di riguardo per le arti. Mi ha incoraggiato a scrivere, a suonare il pianoforte, a leggere libri e, dato che lei è una grande amante del cinema, a guardare film. Ancora oggi mi confronto con lei sui film e ci scambiamo i libri. È la mia critica preferita.
Dal passato al futuro. Come immagini l’evoluzione dei legami umani in futuro?
Credo che ora più che mai abbiamo bisogno di esplorare i nostri legami, di trasmettere le nostre esperienze per rendere il mondo un posto migliore. Un mondo che ha urgentemente bisogno di diventare un posto migliore. Lo scrivo perché la Russia sta attaccando l’Ucraina e non posso fare a meno di chiedermi se c’è un modo per fermare tutto questo. Ho vissuto una guerra e questa esperienza è molto forte e terribile. Credo che se lo condivido con gli altri, diventerà anche la loro esperienza, soprattutto una brutta esperienza che non deve essere mai più ripetuta.
Ascoltarsi a vicenda, capirsi a vicenda è la chiave per la sopravvivenza della civiltà e dell’umanità.
Pensandoci, già con il Covid i legami con parenti e amici sono cambiati. Abbiamo attraversato dei momenti difficili che spesso ci hanno fatto riflettere. E che lo fanno ancora oggi. Inizialmente si pensava che il distacco forzato per lunghi periodi ci avesse fatto capire la reale importanza di un abbraccio, un bacio, una carezza, ma oggi spesso sembra che molti di noi abbiano già dimenticato tutti questi “insegnamenti”. Cosa pensi a riguardo?
È triste che la pandemia globale non ci abbia insegnato che noi esseri umani siamo tutti uguali in tutto il mondo e non ci abbia fatto capire realmente che questa dovrebbe essere la priorità, la parte più importante; più importante della politica, del patriottismo e di qualsiasi altra cosa.
Vorrei davvero che avessimo iniziato a interessarci di più l’uno all’altro e a preoccuparci molto di più del pianeta che, invece, sembriamo distruggere giorno dopo giorno. Vorrei che tutto ciò ci insegnasse unità e compassione.
Chiudiamo con una domanda alla Elma professionista, screenwriter e festival programmer. In oltre 20 anni di carriera, qual è stato il progetto che ti ha dato maggior soddisfazione e perché?
Lavoro con passione su tutti i progetti. Per me non c’è altro modo. Questo va di pari passo con il modo in cui mi sento nei confronti del Sarajevo Film Festival, un progetto che mi ha coinvolta fin dalla sua nascita nel 1995, ma anche nei confronti dei miei film. Sono tutti parte di me in un determinato momento della vita; tutti contengono una grande quantità di passione e dedizione al lavoro.
Sono molto meticolosa nelle cose che faccio e cerco di fare tutto con il 150% della mia energia.
In particolare, Drinka Radonjc – per me è uno dei più grandi eroi che io abbia incontrato in tutta la mia vita. È forte, saggia, compassionevole, intelligente. È la donna che voglio diventare un giorno.
Grazie mille Elma, per la tua disponibilità e per le riflessioni che hai voluto condividere con noi. A questo punto la nostra curiosità si è fatta ancor più grande. Non vediamo l’ora di ascoltarti sul palco TEDxUdine Nove Muse. Appuntamento al 19 marzo 2022.
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