«Sssh… Silenzio!» A teatro, al cinema, durante una riunione o persino davanti a un video di Youtube può capitare di sentirsi intimare il silenzio. Ci sono persone che pur di trovare il silenzio si chiudono in vasche di deprivazione sensoriale o altre che hanno il coraggio di provare una camera anecoica.
Giulia Mazza invece il silenzio l’ha incontrato subito, appena nata. Ma nonostante ciò, nel corso della vita ha trovato i suoi suoni e la sua serenità, esplorato le sue emozioni, imparato a suonare il violoncello ed è diventata una concertista.
Al TEDx Nove Muse del 19 marzo ci racconterà cosa significano per lei i suoni e la musica. Nell’attesa, ho avuto il piacere di porle alcune domande e le risposte che mi ha dato rasentano la poesia…
Giulia, che suono fa una passione?
Un “Re” che si espande prima nel tuo addome, poi nel tuo torace e poi si propaga nell’aria viaggiando verso mari e monti, portando con sé il messaggio che vuoi lasciare nel mondo.
E una necessità?
Uno “slap” sullo djembè africano. Per farsi sentire di più compie un’evoluzione ritmica e si fa accompagnare dal tono basso, molto forte sullo djembè.
Cosa c’è tra la vibrazione e il suono?
Ci sono io. Ci sei tu. Ci siete voi. Ci siamo noi.
Che cosa c’è in un suono e cosa invece in un rumore?
In un suono c’è l’ordine. Nel rumore il disordine.
Dove si nasconde l’armonia?
Nel cuore e nel silenzio.
Dove abita la meraviglia?
In una vibrazione di gioia e serenità.
Grazie Giulia!
A questo punto la voglia di ascoltare Giulia sul palco del TEDx Nove Muse è alta. Appuntamento il 19 marzo al Teatro Giovanni da Udine, prenota qui il tuo biglietto!